Descrizione
Bacoli è una delle 23 città e Unioni di Comuni che si contenderanno il titolo di Capitale italiana della Cultura 2028.
Ogni candidatura presenta un progetto di durata annuale, corredato da un cronoprogramma dettagliato e da un piano economico-finanziario volto a garantire la sostenibilità delle iniziative. Le proposte rappresentano visioni strategiche che puntano a promuovere la cultura come leva di partecipazione civica, sviluppo e innovazione.
I dossier saranno valutati da una commissione di sette esperti indipendenti nei settori della cultura, dell’arte e della valorizzazione territoriale. Entro il 18 dicembre 2025 saranno selezionate dieci finaliste che, entro il 12 marzo 2026, parteciperanno ad audizioni pubbliche durante le quali presenteranno i loro progetti e risponderanno alle domande della giuria. La scelta definitiva sarà annunciata entro il 27 marzo 2026, quando la Commissione indicherà al Ministro della Cultura la città vincitrice.
La Capitale italiana della Cultura 2028 riceverà un contributo di un milione di euro per trasformare il proprio progetto in un programma concreto e di impatto culturale e sociale duraturo.
Attualmente, il titolo è detenuto da Agrigento (2025) con il progetto “Il sé, l’altro e la natura. Relazioni e trasformazioni culturali”, mentre nel 2026 sarà la volta de L’Aquila con “Città Multiverso”. Pordenone sarà la Capitale italiana della Cultura nel 2027, grazie al progetto “La cultura fiorisce”.
Parallelamente, il Ministero, attraverso il Dipartimento per le Attività culturali, promuove anche il titolo di Capitale Italiana del Libro, assegnato annualmente a una città impegnata nella promozione della lettura e dell’editoria, e la Capitale italiana dell’arte contemporanea.
Il claim del dossier di candidatura di Bacoli è "Il futuro parte da una scossa", ribaltando in chiave positiva il fenomeno del bradisismo, un sussulto dell’anima, è quel brivido che ti attraversa quando capisci che è arrivato il momento di cambiare. Il futuro non lo porta qualcun altro: nasce dentro di noi, quando tutti decidiamo di fare la nostra parte.
Bacoli ha bisogno di questa scossa: di occhi che si riaprono, di mani che si tendono, di voci che si
uniscono. Perché il vero cambiamento non arriva dall’alto, ma dal basso, dal cuore di ogni cittadino
che sceglie di camminare insieme.
Bacoli Capitale della Cultura è proprio questo: un popolo che non ha paura di scuotersi, di ridere
anche delle sfide, di far nascere futuro da ciò che sembrava limite. Perché il futuro, da queste
parti, parte davvero da una scossa.
Questo il link alla news del Ministero della Cultura https://cultura.gov.it/comunicato/28044
Dott. Mauro Cucco