Descrizione
L’Amministratore Unico Sanfelice di Bagnoli: “Un’iniziativa di sensibilizzazione per rendere i cittadini protagonisti del loro impegno nella raccolta differenziata e rafforzare il ‘modello’ Bacoli”
Una competizione tra i quartieri cittadini per stabilire chi differenzia meglio i propri rifiuti. La Flegrea Lavoro Spa, l’azienda di igiene urbana del Comune di Bacoli, lancia “Differenziamoci, la Eco Challenge che vedrà i sette quartieri bacolesi sfidarsi a colpi di raccolta differenziata.
L’iniziativa, che partirà il prossimo 1° aprile, ha l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione sul corretto smaltimento dei rifiuti.
Sarà premiato il quartiere che in un mese raggiunge la percentuale più alta di raccolta differenziata, che potrà godere, per il mese seguente, il ritiro illimitato di rifiuti ingombranti (attualmente previsto gratuitamente per un numero limitato di tre pezzi), dietro prenotazione.
I quartieri a cui è aperta la gara sono:
Fusaro
Cuma
Baia
Scalandrone
Capo Miseno -Miliscola
Cappella – Torregaveta
Bacoli
Bellavista
“Sono molto soddisfatto di questa operazione messa in campo da Flegrea Lavoro – spiega il Sindaco di Bacoli, Josi Gerardo della Ragione - che, sono certo, contribuirà a creare una sinergia positiva fra le diverse frazioni e quartieri cittadini. Il tutto, sempre in continuità con il modello virtuoso di smaltimento dei rifiuti di cui sono protagonisti i cittadini. Un modello che ci sta consentendo di ottenere risultati importanti, con percentuali di differenziata sempre più alte.”
“Un modo per rendere protagonisti i cittadini che quotidianamente si impegnano a separare i rifiuti nelle proprie case – commenta Valentina Sanfelice di Bagnoli, Amministratore Unico di Flegrea Lavoro Spa – In questo modo, infatti, ognuno potrà essere partecipe dei risultati raggiunti dal proprio quartiere e godere di una piccola ricompensa. È un’ulteriore iniziativa di sensibilizzazione per aumentare la consapevolezza dei vantaggi di un corretto smaltimento dei rifiuti e garantire una città più pulita. Puntiamo a rafforzare il ‘modello Bacoli’, con la possibilità di poterlo esportare anche altrove.”